CAMBOGIA 2010

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CAMBOGIA 2010

Eccoci a raccontare della Cambogia…

Il salto dalla bellissima ciclabile del Lago di Costanza alla lontana Cambogia è notevole, soprattutto per me, dal momento che Silvano è già da tempo abituato a viaggi simili, se non decisamente più estremi…

La proposta dei luoghi da visitare è sempre di Silvano; prima ancora di tornare immagina già il viaggio successivo… E così è venuta fuori l’idea della Cambogia: lontana, non ancora turistica come le vicine Thailandia e Vietnam, un luogo in cui lingua e cultura sono completamente diverse da ciò che costituisce la nostra “normalità”, l’antica civiltà khmer che ha realizzato la meravigliosa Angkor, il ricordo del genocidio commesso dai Khmer Rossi, che ha devastato intere famiglie e la voglia di questo popolo di tornare a sorridere al mondo.

Non sapevamo cosa aspettarci dalla Cambogia, in particolare io, visto che Silvano aveva già attraversato il Vietnam con Emilie. Non sapevamo come sarebbero potute essere le strade, se avremmo trovato tanta pioggia, visto che avevamo deciso di avventurarci lì proprio nella stagione dei monsoni, se avremmo trovato facilmente posti in cui alloggiare… Tante incognite che nessuna guida risolve… Poche informazioni di altri viaggi fatti in bicicletta…

Il 27 luglio 2010 abbiamo caricato le nostre belle Discovery sull’aereo e il giorno dopo siamo arrivati a Phnom Penh, capitale della Cambogia, casa base l’hotel Anise, che è diventato per noi punto di riferimento per i successivi passaggi in città.

Caldo caldo caldo… molto umido… avevo letto qualcosa sui colpi di calore, tipo di non fare attività fisica nelle ore più calde della giornata… Così la nostra prima tappa è stata di 90 Km, giusto per acclimatarci! Le successive passano dalla più corta di circa 50 Km alla più lunga di 120 Km, tappe vincolate alla possibilità di trovare una guesthose per trascorrere la notte. Dopo i primi giorni, però, ci abituiamo davvero al caldo, ma partiamo quasi sempre appena fa giorno, in modo da macinare un po’ di strada con il “fresco”; qualche volta invochiamo le nuvole, se non la pioggia, ma devo dire che anche la Cambogia ci ha coccolati con il bel tempo, il monsone ha dato il meglio di sé quando ormai le nostre tappe erano finite… Tocco di classe per affrontare con un po’ più di vigore la strada, l’alzata di ingegno di Silvano che ha fatto diventare una scatola in polistirolo un perfetto frigo bar da bici, acqua e ghiaccio non sono mai mancati!

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