Cicloviaggio in famiglia: piccole strategie

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Cicloviaggio in famiglia: piccole strategie

 

Viaggiare in bicicletta con una neonata sicuramente non è una delle cose più semplici, soprattutto se è in fase “voglio camminare ma non ancora da sola”, però individuando bene il percorso e attuando qualche piccola strategia possiamo sicuramente vivere una fantastica esperienza.

 

Durante il nostro primo cicloviaggio lungo la ciclabile dell’Inn, siamo riusciti a trovare una routine perfetta per tutti che ci ha permesso di goderci queste vacanze senza rinunce; tutto questo dormendo in tenda e spostandoci ogni giorno. Noi genitori abbiamo pedalato mentre la bimba dormiva e visitato o giocato con lei quando era sveglia quindi la maggior parte dei km veniva percorsa la mattina.

Innanzitutto vi dico che la nostra è una famiglia amante della vita all’aria aperta per cui durante le nostre vacanze in bicicletta prediligiamo fare campeggio e raramente ci appoggiamo in hotel o in strutture similari. Forse abbiamo trasmesso a nostra figlia quest’indole un po’ nomade infatti a lei piace molto dormire in tenda e la vita del campeggio le offre molti stimoli. La nostra giornata tipo è organizzata come segue

Mattina.

Noi adulti ci alziamo presto e approfittiamo del sonno profondo della piccola per sistemare più cose possibile bagagli, carrellino etc. etc.; non appena la bimba si sveglia siamo pronti per fare colazione tutti insieme dopodiché ultimiamo la preparazione dei bagagli e smontiamo la tenda e se nostra figlia non richiede per se tutte le nostre attenzioni alle 9.30 circa siamo pronti per partire.

All’ora di pranzo una volta adocchiato un parco ci fermiamo, così la bimba è libera di giocare mentre noi prepariamo il pranzo, mangiamo in tranquillità per poi ripartire ai primi cenni di stanchezza della fanciulla. Per noi è fondamentale la possibilità di trovare lungo il percorso spazi verdi con giochi per bambini perché permette loro di distrarsi e sfogare la loro curiosità mentre uno di noi genitori prepara il picnic. Ad esempio in Germania e Austria lungo le ciclabili sono presenti delle aree di sosta attrezzate o dei parchi molto belli spesso recintati piuttosto sicuri che permettono di lasciare liberi di giocare i bambini.

Pomeriggio.

Pedaliamo finché la bimba dorme poi le lasciamo il tempo di svegliarsi bene poi ci fermiamo per una sosta che può incentrarsi sulla visita in città, a qualche attrazione locale oppure anche solamente una merenda con gelato. Poi ripartiamo in modo da raggiungere il campeggio nel tardo pomeriggio.

Sera.

Forse è il momento più impegnativo nel senso che difficilmente il momento dell’arrivo in campeggio coincide con un pisolino per cui cerchiamo di coinvolgere la bimba affidandole delle piccole mansioni da campeggiatrice in erba.

Solitamente la piccola si diverte a portare i picchetti a noi o a correre, se siamo molto fortunati a giocare con altri bimbi.

Una volta montata la tenda, uno cucina e l’altro fa giocare e poi la doccia alla bimba. D’ obbligo è una passeggiata dopo cena, ci godiamo la tranquillità del campeggio  e dei piccoli paesini. La cosa più difficile in assoluto è farla dormire, lei in tenda vorrebbe giocare, così una tra una bel libro e qualche gioco tranquillo, anche la nostra giornata finisce.

Ecco a voi alcuni consigli che renderanno la vacanza più semplice.

  • Se siete neogenitori entrate nell’ottica che nulla è impossibile, se volete farlo non ascoltate chi vi critica, adeguate il viaggio alle esigenze del nuovo arrivato e partite.
  • Scegliere una ciclabile facile quindi con poco o nullo dislivello, con presenza di paesi poco distanti tra loro e possibilmente affiancata da una linea ferroviaria, una sicurezza in più contro gli imprevisti.
  • Prima di partire documentatevi sulla presenza di musei, castelli o laghi o qualsiasi altra cosa possa essere d’attrattiva per il bambino. I più piccoli non vedranno l’ora di arrivarci e i più grandi avranno una motivazione in più per pedalare.
  • Organizzare tutto dettagliatamente prima della partenza calcolando la possibilità di accorciare le tappe per imprevisti vari (pioggia, non collaborazione del bimbo, stanchezza), ma rimanere comunque flessibili durante il viaggio.
  • Prevedete un giorno di pausa dopo i primi 3/4 giorni pedalati, servirà per caricare le batterie e per visitare al meglio qualche bellissima città.
  • Non scoraggiarsi, la mattina e la sera appena arrivati all’ alloggio, ci sarà parecchio da fare, ma verrà tutto ripagato dal primo momento che potrete godervi con i vostri figli.
  • Portare con voi una zainetto con i suoi giochi e libri preferiti (in questo caso preferite quelli “da battaglia”).
  • I viaggi in treno, le serate in hotel o in tenda se non c’è la possibilità di uscire sono lunghe, anche per noi adulti. Portare un libro da leggere assieme può rivelarsi un’ottima mossa. Anche la musica può giocare la sua parte contro la noia: preparate una playlist con la musica preferita del bimbino e dotatevi di una cassa/lettore meglio se dotato di Sd (altrimenti senza connessione non funzionerebbe).
  • Portate i cambi minimi necessari. Per gli adulti seguiamo la regola del 3: 3 maglie, 3 pantaloni…in modo da non trovandoci con troppe cose post bici mentre per la bimba seguiamo la regola del 5. Quando si trasforma nella piccola peste è solita sedersi sull’ erba bagnata appena vestita o sporcarsi di cibo con la maglietta pulita per cui qualche cambio in più lo prevediamo. Le scarpe devono essere 2 paia, sicuramente il primo finirà bagnato al primo temporale.
  • Di norma tutti i campeggi sono previsti di lavatrice e asciugatrice ma se non ci sono diventa difficile da gestire il cambio indumenti soprattutto con il clima umido. Si lava lo stretto necessario e si spera nel sole per asciugare il bucato steso sulle borse.
  • Se optate per il campeggio non dimenticate il sacco nanna, abbastanza grosso, 2 tog, per i bimbi sotto l’anno di età invece per i più grandi potete passare direttamente al sacco a pelo per adulti.
  • Il marsupio o fascia porta bimbo sono un salvavita! Vi permette di continuare le vostre attività mentre il bimbo dorme o si rilassa, per noi è stato essenziale.
  • Prima di partire controllate bene il carrellino. La meccanica deve essere revisionata e la seduta deve essere confortevole e le cinghie ben tirate. Se prevedete molte giornate piovose portate con voi la cover aggiuntiva antipioggia. Per i bambini neonati non è previsto l’uso del casco in quanto sono in posizione semi reclinata invece per i più grandi è consigliato soprattutto in assenza di altri riduttori.

L’ ultimo consiglio che mi sento di darvi è di partite senza farvi tanti problemi ma con la giusta mentalità: sarà sicuramente diverso da ogni altro viaggio già fatto ma vi riempirà di emozioni. Secondo noi non c’è nulla di più bello che vedere nostra figlia correre dietro alle oche a piedi nudi o semplicemente goderci con lei un panorama o una cena con lei sulle gambe. Non ascoltate chi vi dirà che siete dei pazzi, che mettete in pericolo i vostri figli o li farete ammalare dormendo sotto le stelle, i bambini sanno adattarsi facilmente e si divertiranno un mondo, imparando anche un modo diverso di vivere più libero e sicuramente anche più ecologico.

Affrontiamo ora un argomento fondamentale: i percorsi più adatti ad un cicloviaggio in famiglia.

Partendo dalla nostra nazione sicuramente la ciclabile Valsugana che parte dalla città di Bassano e collegandosi con la ciclabile del Sole vi porta fino al confine di stato. Tutta pista ciclabile eccetto 15 km circa tra Pergine a Trento.

Un’ altra classica nazionale è la ciclabile del Sole da Verona a Brennero. Una lunga pedalata tra vigneti e meleti adatta veramente a tutti.

Lo scorso anno invece abbiamo percorso la Ciclovia dell’Oglio, molto bella ma impegnativa se percorsa in direzione Passo Tonale.

 

Nella vicina Austria le possibilità sono molte e varie.

  • La classica Passau-Vienna (ciclabile del Danubio).
  • La ciclabile dell’Inn che dal confine italiano permette di raggiungere la città di Passau.
  • La ciclabile del Drava, di cui fa parte il noto San Candido- Lienz, un percorso piatto che corre accanto al fiume Drava.

 

Ognuno di questi percorsi può essere adatto per un cicloviaggio in famiglia però la scelta di quello più adatto a voi dipende dai molti fattori: allenamento, età dei bimbi, preferenze. Quelli sopra citati sono molto semplici: dislivello molto limitato, possibilità di prendere un mezzo alternativo e soprattutto vantano con un’ottima presenza di servizi (bar, alloggi) a breve distanza così da evitare di dover percorrere lunghe tratte senza possibilità di sosta. Sono inoltre molto adatti a chi vuole approcciare il cicloturismo con famiglia e ai piccoli pedalatori che potranno vivere le loro prime avventure sui pedali senza eccessiva fatica.

Per motivi di privacy, non vi mostrerò la foto di mia figlia, ma vi assicuro che la sua felicità era alle stelle.

Conoscete altri percorsi consigliabili per viaggi con bambini al seguito? parliamone nel nostro forum!

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