Disidratazione e cicloviaggio

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Disidratazione e cicloviaggio

DISIDRATAZIONE QUANDO SI VIAGGIA IN BICI

(Alberto Vaona – Medico e cicloviaggiatore)

 

Quando si viaggia in bici, specialmente in climi caldi o torridi, il rischio è quello di andare incontro a disidratazione, ovvero ad una progressiva perdita di liquidi e sali minerali con la sudorazione. Causa di disidratazione può essere anche la presenza di una diarrea* profusa o un vomito insistente, sintomi che possono manifestarsi come sintomo di una gastroenterite contratta con l’assunzione di cibi o acqua contaminata. 

Se l’assunzione di liquidi durante o dopo l’attività fisica non riesce a compensare le perdite il bilancio è negativo e la perdita diventa netta. Qualora poi la perdita dovesse essere rilevante possono iniziare a manifestarsi sintomi come profonda debolezza, tachicardia, senso di svenimento imminente, svenimenti veri e propri, febbre. Nei casi più gravi è necessario l’intervento medico per il ripristino della normale idratazione onde evitare condizioni ancora peggiori (ricordiamoci che di sete si può morire).

 

Per questo motivo è necessario prestare attenzione ai primi sintomi di disidratazione.

Quando la quantità di liquidi assunti non riesce a compensare quelli persi, l’organismo cerca di risparmiare sulle perdite di liquidi dove può: innanzitutto urine e saliva. Quindi i primi sintomi saranno riduzione e concentrazione delle urine (urine ridotte in quantità e di colorito giallo intenso) e sensazione di bocca secca. In questi casi si deve provvedere ad abbondare con i liquidi per bocca. Se le condizioni lo consentono e se ne ha disponibilità, l’assunzione di bevande isotoniche consente di ripristinare rapidamente liquidi e sali minerali. La semplice acqua invece potrebbe non essere sufficiente perché ripristina i liquidi ma non i sali minerali. In questo caso potrebbe essere sufficiente l’assunzione di integratori disciolti nell’acqua (rispettando le proporzioni tra acqua e quantità di integratori in modo da evitare di creare soluzioni ipotoniche – troppo diluite, che non daranno l’effetto desiderato – o soluzioni ipertoniche – troppo concentrate , che aggraveranno la situazione.

 

Se non si ha disponibilità di bevande isotoniche è piuttosto facile crearsene una fai-da-te seguendo le Linee Guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): la composizione della soluzione di reidratazione orale (per ogni litro di acqua) raccomandata è costituita da:

1) 3,5 g di cloruro di sodio (sale da cucina);

2)  2,5 g di bicarbonato di sodio;

3) 1,5 g di cloruro di potassio (acquistabile in farmacia);

4) 40 g di saccarosio (zucchero da tavola).

A questa preparazione si può aggiungere succo di limone per renderla gradevole e “astringente” se utile.

 

SE SI VIAGGIA CON BAMBINI: va ricordato che i bambini vanno incontro a disidratazione molto più facilmente degli adulti e tanto più facilmente quanto più piccoli sono. Quindi sarà raccomandabile controllare spesso il loro grado di idratazione (anche solo guardando loro in bocca per vedere se la lingua è secca e se possibile monitorando la diuresi) e incoraggiarli a bere frequentemente. 

 

* Precisazione terminologica: per diarrea si intende la presenza di feci acquose; per dissenteria la presenza di sangue nelle feci. Si noti che il termine diarrea, a differenza di quanto pensa qualcuno non è un termine volgare ma un termine tecnico medico a tutti gli effetti.

Commenti
  • Marcello
    14 Agosto 2021

    Ciao Alberto, grazie per questo prezioso contributo. Nella mia borraccia ho spesso aggiunto un po’ di sali a casaccio (mi piace soprattutto l’acido citrico). Letto il tuo suggerimento a questo punto mi chiedo però se non sia il caso di portarsi dietro un numero appropriato di piccoli contenitori con dentro la composizione salina da te riportata in tabella in modo da poterla aggiungere nella borraccia da 1 litro per affrontare i giorni più caldi. Il mio dubbio è: La domanda mi viene spontanea perché mi sono accorto che quando aggiungo qualcosa all’acqua (succo di limone ad esempio) immancabilmente bevo di più attirato dal sapore dell’acqua.
    Un saluto e buone vacanze …. spero in bici.

  • Marcello
    14 Agosto 2021

    Ma allora è un baco software connesso con la presenza delle due parentesi maggiore/minore. Scrivo di nuovo il mio dubbio e giuro che è l’ultima volta. Il mio dubbio è duepunti e apertaparentesi la soluzione salina che proponi dve essere usata esclusivamente per ripristinare il giusto equilibrio idrosalino in seguito a disitratazione oppure può/deve essere usata nei giorni più caldi per prevenire potenziali problemi connessi a disequilibri idrosalini puntointerrogativo chiusaparentesi. Vediamo se così funziona.

  • Alberto Vaona
    27 Agosto 2021

    Ciao Marcello. Grazie per le domande. La soluzione reidratante può essere utilizzata sia per prevenire che per curare la disidratazione. Se hai notato che quando aggiungi integratori all’acqua bevi di più, controlla che la quantità di acqua in cui sciogli gli integratori sia corretta. Infatti se l’acqua e meno di quella che dovrebbe essere, la soluzione sarà troppo concentrata e la sete aumenterà invece di diminuire. Le proporzioni devono essere rispettate rigorosamente. Un ultimo consiglio: se noti che bevendo acqua normale la sete non passa, questo può voler dire che sei disidratato (poco o tanto) e l’assunzione di una soluzione isotonica (acquistata o prodotta secondo le istruzioni) è il modo migliore e più rapido per gestire la situazione. In ogni caso la regola d’oro è che quando si ha sete si deve bere. Mi raccomando: sfatiamo la leggenda metropolitana “Non bevo, perché se no mi viene più sete”..

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