ISOLA D’ELBA TRA BICI E MARE 2009

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ISOLA D’ELBA TRA BICI E MARE 2009

La nostra idea era di fare il giro completo lungo la costa in senso antiorario, pedalare per non piu’ di 40 km al giorno e dedicare le ore più calde della giornata al mare. Ci resta il ricordo di una splendida isola, tanto bel mare, bei saliscendi e un gran sole.

1°giorno (asfalto): Siamo arrivati a Portoferraio nel tardo pomeriggio, poi breve giro per fare provviste e via alla ricerca di un posto dove fare il primo bagno e dove passare la notte, e così dopo appena 7km, andando verso ovest, siamo arrivati a Capo d’Enfola (campeggio) nei pressi delle cala di Sansone.

2° giorno da Capo d’Enfola a Chiessi (asfalto+sterrato): su indicazione della titolare del campeggio siamo ritornati sulla provinciale per Portoferraio all’altezza della località Acquaviva e abbiamo preso un sentiero (circa 100mt dopo la Cala di Sansone c’è una casa bianca, da li parte una stradina asfaltata che poi diventa sterrata. Si sale fino ad uno spiazzo con dei pini dal quale partono altri sentieri, ma con la bici conviene sempre seguire la via principale) che ci ha condotto sulla statale che collega Portoferraio con Procchio. Una volta arrivati a Marciana Marina è iniziata la bella salita verso Marciana, alla base della funivia per il monte Capanne, per poi ridiscendere verso Sant’Andrea e proseguire lungo la statale fino a Chiessi. In questo tratto e per tutto il lato Ovest dell’isola (fino a Marina di Campo – loc. La Foce) non ci sono campeggi e così abbiamo pernottato presso un affittacamere.

3°giorno da Chiessi a Lacona (asfalto): da Chiessi tutta statale fino a Lacona. Dolci saliscendi per tutta la strada costiera, poi da Marina di Campo bella salita per Lacona (la via del monumento). Una volta arrivati a Lacona abbiamo provato ad addentrarci in bici nella penisola di capo stella. Dopo circa un’ora a passeggio con la bici tra i rovi abbiamo capito che non saremmo arrivati al mare (forse c’è un sentiero ma quelli che abbiamo trovato noi non ci consentivano di scendere con le bici) e così siamo tornati a Lacona e una volta entrati nel campeggio “Stella Mare” abbiamo scoperto che da li, a piedi, si può raggiungere il capo della penisola dove si trova una gran bella caletta.

4°giorno da Lacona a Porto Azzurro (asfalto + sterrato). Da Lacona siamo partiti alla volta di Capoliveri seguendo la statale. Da li abbiamo iniziato il giro del Monte Calamita (arrivati in piazza prendere la via a sinistra e seguire le indicazioni per il M.Calamita) seguendo la strada in direzione della Fattoria delle Ripalte. Arrivati all’altezza del maneggio (alle spalle delle casupole in legno) parte un’altra strada bianca (chiusa alle auto) che costeggia la cale di Capo Calvo (splendida!!), di Punta Nera etc etc. (c’è una catena a segnarne l’ingresso, ma il passaggio a bici e pedoni è consentito). Alla fine del giro anziché riprendere la statale (che ci avrebbe riportati a Capoliveri) abbiamo seguito le indicazioni per Naregno passando da Forte Focardo. Sotto il forte parte un piccolo e brevissimo sentiero nella pinetina e poi siamo arrivati in prossimità di Porto Azzurro (i campeggi sono a pochi km da Porto Azzurro sulla via per Rio Marina).

5°giorno da Porto Azzurro a Cavo (asfalto + “sterrato”). Dal campeggio abbiamo ripreso la statale e abbiamo fatto una breve deviazione in direzione Reale per dare un’occhiata al “famoso” stagno/lago Terre Nere (in realtà è inaccessibile in quanto recintato ormai da anni!). Anziché riprendere la statale abbiamo poi seguito una strada secondaria che ci ha portato in prossimità di Capo d’Arco. Da li la nostra intenzione era di prendere un sentiero che ci avrebbe portati a Rio Marina costeggiando quanto più possibile il lato est dell’isola….ma anziché seguire il consiglio di un abitante del luogo (“il sentiero dovrebbe essere interrotto”) e forti della nostra mappa, abbiamo deciso di prendere il sentiero…dopo circa una ventina di minuti le parole del tizio si sono trasformate in realtà! Abbiamo attraversato il bosco con felci e rovi fino alla vita per poi ritrovarci, dopo un paio d’ore, su una stradina bianca proprio all’inizio della salita per Rio nell’Elba!!! Tanta fatica per niente….e via di nuovo sull’asfalto. Probabilmente un sentiero c’è (verificato anche su altre mappe)….ma non quello provato da noi.

6° giorno da Cavo a Portoferraio (loc. Acquaviva) (asfalto). Da Cavo abbiamo ripreso la statale in direzione Rio nell’Elba. Poco prima di arrivare al paese, abbiamo seguito le indicazioni per Nisportino, proseguendo in salita per qualche altro km. Poi giù in picchiata verso la spiaggetta e poi di nuovo su per qualche altro tornante. Arrivati di nuovo a Portoferraio abbiamo proseguito per fare una puntatina a Cala Padulella e poi ultima notte al campeggio di Acquaviva.

Alla fine del giro abbiamo percorso circa 190km con bellissimi saliscendi e qualche sterrato fattibilissimo (ogni tanto abbiamo spinto anziché pedalare….ma pazienza). Abbiamo sempre dormito in tenda, tranne a Chiessi dove non c’è campeggio.

COMMENTI

Alessia
Scritto il 12 Febbraio 2019
Ciao Roberto, al tempo ci basammo soprattutto su commenti e resoconti di altri cicloviaggiatori e poi abbiamo comprato una cartina del Touring Club. Salvo un caso (che però era sentiero), non abbiamo avuto problemi. Buon divertimento.

Roberto
Scritto il 11 Febbraio 2019
Ciao Alessia. Sarò presto socio, ma nel frattempo ti posso chiedere (anche se è passato qualche anna dalla tua/vostra esperienza sull’isola D’Elba) dove e quale mappa è più indicata x rifare lo stesso itinerario? Grazie xper l’attenzione. Roberto

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