LA PARENZANA

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LA PARENZANA

Venerdì 9 maggio2014:

Campagne e vigneti accompagnano il pedalare e ci restituiscono profumi e colori dell’Istria più genuina. Partiti da Muggia percorriamo la ciclabile lungo il mare e si prosegue poi lungo un tratto più urbanizzato, che ci porterà a percorrere la strada asfaltata e trafficata fino alla città di Capodistria . Ancora un piccolo sforzo e, dopo alcuni attraversamenti stradali e sottopassaggi ciclo-pedonali, si arriva, nei pressi di Giusterna, nuovamente al mare che ci accompagnerà, tenendoci la destra, fino alla deliziosa citadina di Isola d’Istria. Dopo una leggera salita incontriamo il primo tunnel del percorso, quello di Saleto, lungo 213 metri e illuminato, che ci traghetterà nella valle di Strugnano, verde e rigogliosa, in dolcemente sali-scendi. Superato il bivio che porta in paese, ci si infila nella seconda galleria, la galleria Valeta che attraversa il monte Luzzan, in lieve salita e dopo poco più di 500 metri ci porta dritti sopra Portorose. Scesi nuovamente a livello del mare, si entra nel campeggio Lucia e lo si attraversa tutto fino a percorrere un nuovo tratto lungo il mare che conduce alle saline di Sicciole. Valicato il confine, si gira immediatamente a destra sulla strada bianca che costeggia il canale della Dragogna. La vista spazia sui campi di sale e il golfo di Pirano tra la macchia mediterranea, il cielo e il mare Adriatico più sotto. La Parenzana inizia qui a trasformarsi e i tratti si fanno ondulati e il fondo piuttosto mosso. Percorriamo un tratto su carreggiabile e per ritrovare il percorso originale della ferrovia, che conduce alla frazione di Caldania. Qui il tracciato corre nel bosco e nelle campagne su fondo a tratti pietroso, Buie è vicina, la “vedetta d’Istria, ci guarda dal suo colle, parzialmente nascosta, per noi, dalle fronde degli ulivi. Lasciando sulla destra la cittadina e superata la vecchia stazione, percorso un breve tratto su asfalto, ritroviamo lo sterrato che nella quiete condurrà a Grisignana. Per ritornare sul percorso si procede diritti per sbucare su un tratto pietroso e mosso che inizia a scendere verso la valle del Quieto. Qui la vista si apre, regalando spettacolari panorami nella tranquillità dei boschi. Si corre in discesa compiendo dolci curve su fondo irregolare, continuando a scendere tra viadotti e tunnel (anche bui) per giungere al piccolo paese di Levade , dove ci fermeremo per la notte.

Oggi abbiamo percorso 88 km.

Sabato 10 maggio2014:

Superato il paese di Levade, capitale istriana del tartufo, va superato un breve rettilineo su asfalto che conduce al ponte sul fiume Quieto, un tempo navigabile e arteria di tutta la valle, e quindi ai piedi del colle di Montona. Qui ritroveremo lo sterrato che salendo dolcemente, compiendo un ampio raggio attorno alla collina con in cima il paesino, nella valle tra panorami di colline, ulivi e vigneti. Montona a questo punto è alle nostre spalle, arroccata sul suo colle, a dominio della valle sottostante, ma vale sicuramente una sosta, e sicuramente vi ripagherà dell’impegnativa salita per raggiungerla. Proseguendo lungo la Parenzana, lasciato il paese dietro di noi, dopo un breve tratto su asfalto si rientra per un lungo tratto nella boscaglia. Diversi punti panoramici lungo il tratto ci regalano splendidi paesaggi sul verde della valle del Quieto e dell’altopiano di Buie sul lato opposto. Il primo sul viadotto Krvar, poi nei pressi della radura dove si trovava la stazione di Raccotole, ora smantellata, e sul viadotto di Sabadin. Ancora pochi chilometri e raggiungeremo Visinada, ricca di ulivi e campi coltivati. Si procede nelle campagne di terra rossa su di un tavoliere leggermente inclinato verso il mare. Proseguiamo, costeggiando spesso la strada statale che porta dritta a Parenzo, su fondo mosso e a tratti ghiaioso. Dopo un altro attraversamento stradale e un tratto nella boscaglia, si giunge alla fine del percorso sterrato sulla strada asfaltata, la stessa che ci ha accompagnato, costeggiando il nostro percorso, negli ultimi chilometri di viaggio. Ancora alcuni chilometri di attraversamenti su strada e una breve discesa per raggiungere la meta e nuovamente il mare. Nei pressi della città, a pochi metri dalla riva, si raggiunge finalmente l’ultima stazione della Parenzana, il capolinea, a poche centinaia di metri dal centro storico di Parenzo. E’ tempo di pensare al ritorno questa volta costeggiando il mare. Passiamo per la cittadina di Novigrad e proseguiamo fino ad Umago dove ci fermeremo per la notte
Oggi abbiamo percorso 87 km.

Domenica 11 maggio2014:

Proseguiamo lungo la costa fino ad arrivare a Punta Salvore. Da qui proseguiremo lungo alla statale fino a riprendere il percorso della Parenzana che avevamo attraversato anche in andata. Di nuovo vista sulle suggestive saline di Sicciole. Valicato il confine, attraversiamo le cittadine costiere di Portorose, Pirano, Isola e Capodistria fino a giungere al punto di partenza: Muggia.
Oggi abbiamo percorso Km. 78

In tutto il viaggio abbiamo percorso 253 km.

 

 

COMMENTI

Luciano
Scritto il 23 Maggio 2017
Abbiamo dormito la prima sera a Montona e la seconda ad Umago. Sono posti di villeggiatura molto gettonati perciò ti consiglio di prenotare. A Montona abbiamo dormito al B & B Antico: prezzo e trattamento ottimo. Ad Umago ci sono moltissime strutture più o meno lussuose a seconda di cosa cerchi.

Massimo
Scritto il 23 Maggio 2017
buonasera ,dove avete dormito, e consigliabile prenotare per chi viaggia in agosto grazie

Luciano Basso
Scritto il 17 Marzo 2015
Ciao , SI ho utilizzato la cicloguida specifica edita da Ediciclo e la traccia .http://www.gpsies.com/map.do?fileId=piydzgpnlttibjqu

Luca Gambin
Scritto il 17 Marzo 2015
Ciao Luciano, per caso hai utilizzato la cicloguida specifica edita da Ediciclo oppure hai utilizzato altro materiale?

LUCIANO BASSO
Scritto il 15 Marzo 2015
Grazie! Il giro è davvero molto bello per i splendidi panorami che incontri lungo il percorso. La strada costiera da e per Muggia è poco trafficata se la fai entro maggio (come abbiamo fatto noi) . Nei mesi di luglio e agosto diventa trafficata per il turismo balneare.

Giovanni Pirotta
Scritto il 15 Marzo 2015
Bel giro e complimenti per le foto! La parte costiera per tornare a Muggia é trafficata?

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