Organizzare un viaggio in bicicletta
Viaggiare in bicicletta lo si può fare in diversi modi:
- con un’agenzia di viaggi specializzata che ti aggrega in un gruppo con accompagnatore e ti porta pure i bagagli
- con un’agenzia di viaggi che ti fornisce road map, prenotazioni alberghiere ed un numero telefonico in caso di emergenze
- in autonomia
L’autonomia è il modo di viaggiare dell’Associazione Italiana Il Cicloviaggiatore.
Certo, viaggiare in autonomia non può prescindere da una pianificazione, approssimativa o particolareggiata, ma pur sempre una pianificazione che si può svolgere a diversi livelli di profondità.
Sulla base della mia esperienza proviamo a vedere come.
DOVE VADO?
La scelta del “dove” è fondamentale per definire la pianificazione.
Se decido di fare la via francigena, uno dei percorsi più conosciuti in Italia, posso accedere alle diverse informazioni tipo tappe, ricettività etc. cercando in rete.
Ad esempio posso iniziare la mia esplorazione in rete digitando le parole via francigena in bici su qualsiasi motore di ricerca e trovare tutta una serie di risultati tra cui www.viefrancigene.org/it/in-bicicletta ovvero il sito ufficiale ricco di informazioni, un ottimo 360° sull’argomento.
Se invece decido di fare la via della seta la faccenda si complica un po’ ma trovare informazioni non è certo impossibile, ci vorrà solo un po’ più di pazienza e mettere in conto una buona conoscenza della lingua inglese infatti molti siti di paesi esteri interessanti da consultare sono scritti in lingua madre, inglese o tedesco…meno spesso in italiano.
In linea generale Internet è il nostro principale alleato ma è sempre consigliabile un passaggio nelle librerie soprattutto se hanno una parte importante dedicata ai viaggi e alle carte stradali.
Inoltre se voglio sapere qualcosa di più su un viaggio in bici fatto in uno specifico paese posso cercare le testimonianze di altri cicloviaggiatori che hanno fatto l’itinerario di mio interesse in un forum dedicato come può essere quello dell’Associazione Italiana Il Cicloviaggiatore
http://www.ilcicloviaggiatore.it/forum
Ipotizziamo di viaggiare in Europa, ad esempio in Norvegia.
COME CI ARRIVO?
Il viaggio può iniziare da casa ma, volendo andare in Norvegia e non avendo mesi a disposizione, si dovrà pensare con quale mezzo si vuole raggiungere la città della partenza del viaggio.
TRENO
Il treno rappresenta una opzione ma, vista la distanza, l’aereo appare la soluzione più idonea.
In ogni caso se il treno fosse un’opzione possibile, basterebbe scrivere su google “orari treno da … a …” e si aprono varie opzioni di viaggio su vari siti che dovranno essere consultati. Solo a titolo esemplificativo eccone alcuni: rail.cc, thetrainline.com, raileurope.com
Attenzione: ricordatevi di inserire sempre l’opzione “trasporto bicicletta” che può variare di paese a paese.
BUS
Altra alternativa interessante potrebbe essere Flixbus (personalmente l’ho usata nelle Repubbliche Baltiche per spostarmi all’interno dei paesi) ed allora basta fare la ricerca sostituendo “treno” con “pullman” per trovare i siti delle compagnie di bus più noti tipo www.thetrainline.com oppure www.flixbus.it oppure www.omnio.it
Attenzione: ricordatevi di verificare la possibilità di caricare la bicicletta, a volte si deve telefonare per capire la disponibilità.
TRAGHETTO
Per alcuni paesi c’è pure l’opzione traghetto basta scrivere in google traghetti da …a… e si possono trovare orari e biglietti e descrizioni varie. In genere spostarsi in traghetto non è complicato lo spazio per bicicletta non manca e i prezzi in linea di massima non sono troppo onerosi anche se dipende molto dal Paese in cui ci spostiamo. Infatti in alcuni c’è una tariffa differente tra passeggeri locali e i turisti.
AEREO
Per l’aereo le cose si fanno più semplici.
Per gli orari basta consultare uno dei tanti siti delle varie compagnie per l’Europa, e nel nostro caso la Norvegia, il più gettonato è rayanair.com oppure possiamo utilizzare uno dei motori di ricerca per le tratte aeree ad esempio: Skyscanner.it oppure voli-diretti.it oppure kayak.it oppure expedia.it etc. etc.
Bisogna sempre verificare i costi per l’imbarco della bicicletta e i parametri che deve avere l’imballo della bici che in genere si trovano nelle sezione Attrezzatura sportiva.
Al momento, a titolo esemplificativo, con Rayanair per prenotare l’imbarco della bicicletta si deve andare su “viaggiare con attrezzatura sportiva”, indicare bicicletta (peso totale della scatola/borsa protettiva 30kg), verificare le dimensioni massime della scatola (deve passare per il metal detector) ed il costo è sui 60/75 €.
Considerato il peso limite per l’attrezzatura sportiva, 30 kg come per tutte le compagnie in genere, vale la pena di mettere dentro la scatola le borse viaggio/ sacchetti di indumenti per proteggere le parti delicate della bici come i cambi o eventuali forcelle in carbonio etc.
La bicicletta si pone dentro la scatola togliendo i pedali e la ruota anteriore (che si potrà agganciare al triangolo del telaio utilizzando delle fascette in plastica da elettricista), si raddrizza il manubrio (oppure lo si toglie, a seconda delle dimensioni, sempre agganciandolo al telaio con le fascette), si gonfiate le gomme e si abbassa completamente la sella o la si toglie. Il tutto va pesato per verificare di non superare i 30 kg, altrimenti il sovraprezzo per il peso in eccesso lascerà un brutto ricordo. Alcune compagnie possono far pagare anche 30€ ogni kg in eccesso.
Al momento le compagnie non caricano le e-bike per problemi di sicurezza.
Segnalo anche la possibilità di spedire le biciclette con un corriere, opzione che può essere interessante soprattutto quando si vola e si fanno diversi cambi (ad ogni cambio c’è il rischio che il bagaglio venga “disguidato” verso altra destinazione, con conseguente problema di recupero all’arrivo), i più noti sono www.shiptocycle.com o www.bikeflights.com
Ricordo infine che a volte vale la pena digitare sul motore di ricerca visit più il nome del Paese che ci interessa in questo caso norway (visit norway) oppure digitare il nome della nazione aggiungendo tourism (esempio tourism norway) per avere indicazioni di massima su come raggiungere un Paese.
Sullo stesso tema si possono consultare anche le guide Lonelyplanet che hanno una sezione dedicata all’argomento.
ARRIVATO A DESTINAZIONE CHE STRADA FACCIO?
La pianificazione, magari anche minima, del tragitto che si intende fare è fondamentale.
Va tarata sui giorni a disposizione (al netto dei viaggi di andata e di ritorno), sulle proprie condizioni fisiche, sul dislivello che si è in grado di fare e anche sul tipo di percorso che si vuole affrontare (asfalto, sterrato, strade secondarie, ciclabili…).
Il consiglio che mi sento di dare, poi ognuno si regola, è di calcolare un viaggio lento per assaporare quello che la lentezza di attraversare un territorio offre: panorami, incontri, cibo, siti archeologici da visitare e molto altro.
Personalmente non sono un fautore della “prestazione” nel viaggio, piuttosto faccio meno chilometri, ma voglio godermi tutto ciò che trovo, fermandomi a fare una foto piuttosto che uno scambio di chiacchiere con un locale.
Bene, dicevamo la pianificazione del percorso.
Consiglio l’acquisto di una mappa stradale (1:500.000) che consenta di vedere tutto il paese da visitare e definire quindi i punti di partenza e di arrivo.
Fatto ciò cerco carte stradali a risoluzione più elevata (1:100.000 – 1:150.000) per vedere anche le “strade secondarie” che solitamente sono meno trafficate.
Volendo, ed io lo voglio, usare la tecnologia dei gps, il passaggio successivo è l’utilizzo di un sito specifico o una app per tracciare il percorso (www.komoot.it oppure www.google.it/maps in modalità bicicletta/a piedi oppure www.openstreetmap.org oppure www.naviki.org etc. etc.), verificarlo anche con la mappa cartacea e quindi, volendo, scaricare la traccia sul navigatore/telefono per seguirla in viaggio.
Anche la sola mappa cartacea con richieste ai “locali” di precisazioni strada facendo, è una opzione.
COSA MI DEVO PORTARE VIA?
A questa domanda consiglio di andare nel sito dell’Associazione alla sezione Risorse
Per quanto riguarda i farmaci da portare via potete leggere un ottimo articolo, Salute in cicloviaggio, per una farmacia ragionata ad hoc.
DOVE DORMO E MANGIO?
Come ovvio anche a questa domanda si risponde in modo differenziato a seconda di dove si svolge il viaggio.
C’è chi organizza il proprio viaggio in tappe rigide e quindi, usando i più conosciuti siti, provvede a prenotare già le camere. Questo approccio prevede una programmazione poco flessibile del viaggio che non tiene conto dell’imprevisto che fa rallentare se non addirittura fermare prima del fine tappa stabilito.
Ma il viaggio va affrontato con serenità così come le tappe non devono essere concluse per forza: ci vuole elasticità. Una buona strategia prevede anche una giornata “cuscinetto” nel calendario di viaggio, una specie di giorno jolly lasciato libero per recuperare eventuali ritardi sulla tabella di marcia o per una sosta di recupero fisico o perché a sorpresa ci piace particolarmente un posto e lo vogliamo scoprire meglio.
Altro approccio (quello che uso io) è di formulare un percorso a tappe “di massima” verificando, attraverso i siti di prenotazione, la presenza e la quantità di strutture d’accoglienza; se ce ne sono diverse, anche nel raggio di 10 km, fisso la tappa (che però poi, in corsa può cambiare). Solitamente alla sera facciamo un breve briefing per “verificare” la tappa successiva e magari nel primo pomeriggio, in viaggio, si prenota per la sera.
Va detto che, in ogni caso, solitamente ci portiamo il necessario per la notte (tenda, materassino e sacco a pelo) proprio perché sappiamo che gli imprevisti sono dietro l’angolo.
Altra alternativa è quella di utilizzare i campeggi, sia per piantare la tenda che per affittare piccoli bungalow che sempre più spesso si trovano nei campeggi.
In Norvegia, ad esempio, quasi tutti i campeggi sono dotati di hitte, bungalow in legno con letti a castello con fornelli elettrici che ti consentono di cucinare e poi utilizzare gli spazi comuni del campeggio per cenare e pulire le stoviglie (questo sistema ci ha permesso di viaggiare in Norvegia contenendo i costi che altrimenti sarebbero stati “importanti” sia per mangiare che per dormire).
In questo caso consiglio di digitare in google “campeggi in …” e stampare poi quelli sul percorso che si intende fare.
Anche interrogare il sito del turismo del Paese d’interesse può essere una opzione per trovare gli alloggi/campeggi; in Svezia, per esempio, mi sono fatto mandare l’elenco dei campeggi via posta ed ho lavorato su quello.
Mangiare non rappresenta un grosso problema se i passaggi delle tappe si svolgono a ridosso di centri abitati, e oltre a taverne, ristoranti, trattorie ci sono i supermercati dove poter comprare il necessario per sfamarsi.
Qualora il viaggio si svolgesse in luoghi remoti, consiglio di fare la spesa per i pranzi/cene che vi separano dal prossimo centro abitato. Altra opzione che non esclude le altre è quella di portarsi appresso un fornelletto (a gas/alcol/legna), un pentolino e le posate per prepararvi da mangiare (buone sono le zuppe o la pasta liofilizzata da scaldare).
E SE MI SUCCEDE QUALCOSA? (MALATTIA/INCIDENTE/RIENTRO FORZATO A CASA…)
A chi viaggia, non solo in bicicletta, consiglio un paio di cose da fare prima della partenza:
- sottoscrivere una polizza assicurativa che copra più eventi possibili per la durata del viaggio.
Io mi sono affezionato alla polizza Travel Care di Allianz (che copre molti eventi ad un prezzo interessante) ma ce ne sono tante altre. Sul tema trovate anche un approfondimento alla pagina Risorse – Assicurazioni per il cicloviaggiatore
- Segnalare la propria presenza nel Paese dove si viaggerà sul sito della Farnesina (segnala il tuo viaggio oppure https://www.dovesiamonelmondo.it/home.html oppure https://www.dovesiamonelmondo.it/smartphone.html) cosicchè nel caso di problemi il Ministero sia informato sulla tua presenza. Questo, in caso di viaggi in Paesi “non esattamente stabili” o soggetti a terremoti, alluvioni o catastrofi naturali, consentirà al Ministero di contattarti per conoscere la tua situazione ed eventualmente darti indicazioni su come tornare a casa.
RIFERIMENTI INTERNET PER APPROFONDIRE (siti a solo titolo esemplificativo, ne trovate anche molti altri sui vari argomenti).
DOVE VADO?
In primis troverete una ricca panoramica di viaggi nella sezione Diari, potrebbero dare un buono spunto per “immaginare un percorso”.
https://www.ilcicloviaggiatore.it/diari/
https://www.funactive.info/cicloturismo/
COME CI ARRIVO?
Treno e pullman
https://www.thetrainline.com/it (anche pullman)
https://www.flixbus.it/ (pullman)
ARRIVATO A DESTINAZIONE CHE STRADA FACCIO?
https://www.google.it/maps (scegliere in bicicletta o a piedi)
https://ridewithgps.com/routes/new
https://www.openstreetmap.org/
COSA MI DEVO PORTARE VIA?
https://www.ilcicloviaggiatore.it/cicloviaggio-in-italia-check-list/
https://www.ilcicloviaggiatore.it/salute-in-cicloviaggio/
DOVE DORMO E MANGIO?
https://www.visitnorway.it/dove-dormire/campeggio-camper/?gclid=CjwKCAiAv_KMBhAzEiwAs-rX1Mz-zNRprgS4mDVTH7YEvmhTYianS8Z7BdW0xrzzSOCa_jydJbYXtxoCCAoQAvD_BwE&gclsrc=aw.ds (a titolo esemplificativo…cercare in google “campeggi in …”)
E SE MI SUCCDE QUALCOSA?
https://www.ilcicloviaggiatore.it/assicurazione-per-il-cicloviaggiatore/
https://www.europassistance.it/prodotti-per-te/viaggi
Non mi resta che augurare Buon Cicloviaggio a tutti!
Stefano T.
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