Piemonte 2020: San Benedetto Belbo-Val Maira-San Benedetto Belbo

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ASSETTO: Bikepacking

AREA: Italia

PAESI: Piemonte

PARTENZA: San Benedetto Belbo

ARRIVO: San Benedetto Belbo

DATE: Dal 26/06/2020 al 03/07/2020

DURATA: Da 5 a 10 giorni

KM TOTALI PEDALATI: 413

GIORNI PEDALATI: 6

STERRATO: 60 %

ASCESA TOTALE: 9265 mt

QUOTA MASSIMA: 2437 mt

PARTECIPANTI: 2

BAMBINI: NO

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BUONO A SAPERSI

L’obbiettivo del giro è raggiungere e attraversare la Val Maira su sentieri e strade militari fino all’altipiano della Gardetta e scendere in Valle Grana dal passo della Fauniera.

Il periodo consigliato per effettuare questo giro è da fine giugno perché si sale oltre i 2.000 m di quota in diversi punti per cui, anche a giugno inoltrato, si rischia di trovare il percorso sbarrato dalla neve.

Il percorso prevede strade e sentieri di montagna frequentati da escursionisti, ebike, motociclisti e 4×4, per l’altipiano della Gardetta sono previste delle restrizioni al traffico motorizzato nei fine settimana in genere di luglio e agosto. Meno trafficata dalle categorie sopra citate la Strada dei Cannoni che inizia da Dronero.

L’Alta Langa e in generale tutta la provincia di Cuneo è caratterizzata da tantissime produzioni casearie d’eccellenza se siete amanti dei formaggi questa potrebbe essere veramente una meta da tenere in considerazione.

Siti

www.lestradedellagardetta.it

www.gulliver.it

 

 

 

DORMIRE / MANGIARE / BERE

Alloggi.

La Val Maira non è molto antropizzata ma ci sono diverse tipologie di strutture: campeggi, hotel, agriturismi, ostelli e rifugi. In bassa stagione tante strutture sono aperte dal giovedì alla domenica quindi è consigliabile verificare la disponibilità. Noi complice l’emergenza sanitaria Covid 19 abbiamo rischiato di dormire sotto le stelle…e senza tenda.

I prezzi per vitto e alloggio in struttura variano dai 55 ai 80€ a testa.

NOTE PERCORSO

Percorso adatto alla mtb in assetto bikepacking senza particolari difficoltà tecniche salvo la discesa dal passo Gardetta verso Acceglio (vedi resoconto di viaggio loop altopiano della Gardetta) veramente extreme.

La salita da Dronero al passo Sampeyre, strada dei cannoni, è lunga ma il fondo è piuttosto buono. La provinciale che da Elva scende fino alla statale è chiusa al traffico per frane. Il pericolo riguarda anche i ciclisti in quanto la vallata dell’Elva è molto stretta e i pezzi di roccia che si staccano possono piombare direttamente sulla testa dei malcapitati.

In caso di necessità si segnala l’hotel Le Marmotte di Freire, bicyclefriendly, dispone di una piccola officina.

GLI IMPERDIBILI

A pochi km da Saluzzo da visitare il castello della Manta, sito FAI, per ammirare le sue sale affrescate. Bellissimo il ciclo dei Prodi ed Eroine.

Una sosta al rifugio Gardetta oppure se fate tappa sull’altipiano una notte in tenda sotto le stelle.

Gli gnocchi al Castelmagno o una degustazione di Castelmagno o anche entrambe all’azienda agricola La Meiro. Molto piacevole anche il loro gelato artigianale alla panna col genepy.

Sabato: mercato del contadino di Alba: cercare i ragazzi dell’azienda Pascoli di Amaltea per i loro formaggi e per consigli sugli acquisti da produttori locali di vini, carni e salumi.

File GPX

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L'associazione Il cicloviaggiatore non verifica in alcun modo gli itinerari descritti nei diari e le tracce GPX e declina qualsiasi responsabilità riguardo l'uso degli stessi. Si raccomanda sempre di verificare la difficoltà del percorso rapportandolo alle proprie condizioni e capacità e di considerare che potrebbero esserci errori, variazioni, impedimenti passaggi non consentiti lungo il percorso per cui è bene avere sempre un piano alternativo.

Piemonte 2020: San Benedetto Belbo-Val Maira-San Benedetto Belbo

Giorno 1

San Benedetto Belbo – Saluzzo (90 km + 878 m)

La prima tappa è una giornata di avvicinamento alla Val Maira su asfalto con brevi tratti sterrati. La mattinata passa con dolci saliscendi fino alla città di Fossano dove ci fermiamo per il pranzo. Proseguiamo fino al bivio che porta a Dronero da qui potremmo proseguire ed arrivare in serata in Val Maira ma abbiamo deciso di fare una deviazione verso Saluzzo per andare a visitare il Castello della Manta. Ottima scelta vista la bellezza del sito.

Giorno 2

Saluzzo – Dronero – Strada dei Cannoni – Passo Sampeyre – Freire (106 km +  2.867 m)

Oggi si entra nel vivo dopo i 20 km di leggera discesa che facciamo per tornare al bivio con la strada che porta a Dronero inizia la Val Maira. Per il momento percorriamo la provinciale non molto trafficata e arriviamo a Dronero il nostro punto di partenza per la Strada dei Cannoni. Riempiamo le borracce d’acqua e seguiamo le indicazioni verso Roccabruna. Si sale su asfalto fino a prendere, dopo aver lasciato a sinistra la strada per Sant’Anna, lo sterrato che ci conduce al colle di Valmala (1.539 mt slm). La salita è impegnativa ci fa compagnia col tintinnare di campanacci un gregge di pecore. Terminata l’ascesa ci rifolliamo con la torta che ho avuto la golosità di acquistare questa mattina in pasticceria quando ci siamo fermati per la colazione. Fortunatamente ho preso la pezzatura più grossa perché questo sarà il nostro unico pasto della giornata. La strada prosegue di nuovo su asfalto per qualche chilometro fino al colle Ciabra (1.719 mt slm ), poi inizia uno sterrato panoramico facile fino al colle Birrone dove inizia la parte più impegnativa, fondo dissestato e irregolare in salita fino al colle Sampeyre ( 2.289 mt slm ). Il panorama una volta raggiunto il crinale è spettacolare: a sulla sinistra la Val Maira e a destra la Val Vairata. Il Colle dell’Agnello e il Monviso si possono ben distinguere all’orizzonte. Arrivati al passo Sampeyre ci vestiamo per scendere in discesa su asfalto fino a Elva dove però arriviamo da una deviazione su sterrato sul sentiero occitano.

A Elva pensavamo di prendere in fondovalle dalla strada dell’orrido che però ci dicono essere chiusa a tutti i veicoli, biciclette comprese, in quanto pericolosa per via delle frane. Così al posto della discesa ci tocca una nuova sudatissima salita per tornare alla strada che scende a Stroppo.

Finale di tappa con un pò di suspance: la ricerca di un alloggio si fa più impegnativa del previsto ma alla fine troviamo un ottimo hotel a Freire.

Giorno 3

Loop altopiano della Gardetta (53 km + 2.011 m)

Decidiamo di fermarci due notti per fare il giro dell’altipiano della Gardetta a bici scarica . Il cuoco dell’hotel, un biker, ci consiglia di fare lo sterrato che segue il corso dell’Elva fino all’indicazione per San Giovanni in Monte da li inizia una salita su sterrato che ci eviterà parte della strada asfaltata che porta all’altipiano. La salita è impegnativa e in pochi chilometri si guadagnano 500 m di quota. Da San Giovanni in Monte si scende sulla strada asfaltata poco prima di Preit. Finita la discesa di riprende immediatamente a salire: i muscoli della gambe bruciano ma l’ascesa è sola a metà!

La fatica della salita è ripagata dalla bellezza dell’altipiano. Quassù si respira l’aria dei 2.000 m, il cielo è turchese intenso, le vette tutte intorno sono punteggiate dalla neve residuo d’inverno, l’eco del richiamo delle marmotte riecheggia dai verdi prati. Pedaliamo verso il rifugio dove ci fermiamo per una meritata birra giusto per riacquisire i sali minerali persi. Ci rilassiamo piacevolmente riscaldati dal sole.

Ripartiamo e raggiungiamo il punto più alto del giro di oggi 2.437 m della Cima Gardetta poi iniziamo un’impegnativa discesa che si fa sempre più hard per le mie doti tecniche quindi meglio il portage che le ossa rotte. Dopo una buona mezz’ora e qualche imprecazione possiamo risalire in sella e scendere in pochi minuti ad Acceglio poi seguendo lo sterrato che fiancheggia il fiume rientriamo in albergo.

Giorno 4

Freire – Preit (20 km + 900)

Le previsioni meteo annunciano pioggia da mezzogiorno in poi così già da ieri sera abbiamo deciso fare una tappa breve e di fermarci all’ostello di Preit dove ci siamo già sincerati ci accoglieranno per la notte. Prendere un temporale in quota non è mai una bella cosa e poi siamo un pò affaticati per cui ci riposeremo. Rifacciamo il percorso di ieri e per l’ora di pranzo siamo all’ostello giusto qualche minuto prima che inizia a piovere.

Giorno 5

Preit – Strada militare della Gardetta – Colle della Fauniera – Cuneo (77 km + 1.477 m)

Oggi giornata di sole stupenda il temporale ha portato via tutta l’umidità e ci godiamo la strada militare che dall’altipiano della Gardetta porta al colle della Fauniera. Al cippo dedicato a Marco Pantani i ciclisti con le loro leggerissime bici da corsa in carbonio si avvicendano per farsi il selfie noi non siamo da meno ad onore del vero il monumento celebrativo è proprio poco bello. Scendiamo in Val Grana e ci fermiamo a Castelmagno: qui è quasi di rigore per il cicloviaggiatore buongustaio fermarsi all’azienda La Meiro per gustare gli gnocchi al Castelmagno, formaggio tipico di questa valle. A pancia piena pedaliamo fino a Cuneo per il finale di tappa.

Giorno 6

Cuneo – Mondovì – San Benedetto Belbo (69 km + 1.132 m)

Tappe conclusiva. Da Cuneo seguiamo le indicazioni dei vari percorsi ciclabili che incrociamo in direzione Mondovì e riusciamo ad infilare una serie di stradine anche sterrate che ci tengono lontani dalle provinciali più trafficate. Fino a Mondovì a parte qualche salitella è tutta pianura poi alle porte delle Alte Langhe iniziamo nuovamente a salire e il nostro giro si conclude a San Benedetto Bembo

 

 

 

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