REPUBBLICHE BALTICHE – LITUANIA, LETTONIA, ESTONIA E…UN SALTO AD HELSINKI

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ASSETTO: Borse Laterali

AREA: Europa

PAESI: Estonia, Finlandia, Lettonia, Lituania

PARTENZA: VILNIUS

ARRIVO: TALLIN

DATE: Dal 09/06/2021 al 25/06/2016

DURATA: Da 11 a 20 giorni

KM TOTALI PEDALATI: 934

GIORNI PEDALATI: 11

STERRATO: 22 %

ASCESA TOTALE: 2000 mt

QUOTA MASSIMA: 100 mt

PARTECIPANTI: 3

BAMBINI: NO

BUONO A SAPERSI

Siamo partiti da Bergamo con Rayanair, volo di 2 ore e 20 minuti, biciclette nella stiva e noi ben “impaccati” a bordo. Volo tranquillo “allietato” da giovane compagnia di ragazzi italiani che si recavano a Vilnius con chiari intenti “romantici”…beata la gioventù.

Atterrati a Vilnius nel tardo pomeriggio e dopo aver rimontato le biciclette in aeroporto, abbiamo raggiunto l’albergo per la notte e cenato in una locanda del centro dove abbiamo subito capito l’andazzo “alcolico” del posto…gente che pasteggiava a vodka!

DORMIRE / MANGIARE / BERE

Per dormire ci siamo affidati a booking.com oppure arrivando in paese e chiedendo info per trovare una camera.

i prezzi, per il nostro standard, sono molto abbordabili sia per dormire che per mangiare. Per le sistemazioni notturne abbiamo molto usato anche  le “casette in legno” che si trovano nei campeggi (bagno e cucina quasi sempre in locali a parte).

E’ stato un viaggio molto segnato dalla pioggia e, a volte, dal vento piuttosto forte. Alcuni tratti, esausti dall’incessante pioggia, li abbiamo fatti sfruttando la rete di Flixbus, molto attiva particolarmente in Lettonia ed Estonia (da stare attenti pero’ alla possibilità di mettere le bici, cosa da definire con il singolo autista).

NOTE PERCORSO

Partiti da Vilnius abbiamo raggiunto il castello di Trakai e pochi km dopo raggiungiamo inaspettatamente la “collina degli Angeli”, un luogo campestre e silenzioso dove vi sono decine e decine di stature lignee raffiguranti Angeli. Ci siamo fermati una mezz’ora a gustarci il luogo e assaporare la quiete che lo circondava. Lasciata la strada principale, ci siamo  inoltrati in un percorso sterrato in mezzo ad un bosco, dove per uscirne abbiamo chiesto info a dei boscaioli che fortunatamente ci hanno indicano il percorso giusto.  Alle 14 pane e mortadella con vista lago e …abbiamo il primo battesimo della pioggia. Giusto per non farci mancare nulla si “quasi spanna” la pedivella della Fargo di Marco. Aiutati da un contadino provvisto di una attrezzata, anche se vecchia, officina riusciamo a riparare al problema e ripartiamo alla volta di Kaunas (seconda città della Lituania) dove, dopo 107 km,  troviamo da dormire in un ostello, grazioso e pulito ma con musica house sparata fino a metà nottata.

Al mattino sotto la pioggia, ripartiamo alla volta di Jurbakas che raggiungiamo dopo 90 km, trovando riparo in un “albergo” da 1 stella e mezza, dopo una giornata sotto la pioggia. Cena con 3 insalate di gamberi e salmone, 3 secondi di maiale e pollo con insalata e patate, 3 belle birre da mezzo…conto: 26 euro totali.

Sveglia di primo mattino, colazione con acquisti fatti in supermarket, tempo migliorato, raggiungiamo Silutè, 100 km,dopo aver costeggiato a lungo il fiume Neumas che rappresenta il confine con la Russia…si, avete capito bene, con la Russia…dato che non tutti sanno che la Lituania confina con la “regione russa” di Kaliningrad, enclave della MadrePatria che consente di avere uno sbocco sul Baltico.

Di buon mattino si parte, incrociando la EV10, raggiungiamo il mar Baltico e ci fermiamo dopo 78 km a Klaipeda. L’idea sarebbe di prendere il traghetto per la penisola di Nida( una striscia di spiaggia divisa a metà tra Lituania e Russia, ,a presto scopriremo che non è ancora stagione turistica e quindi niente traghetto.

Si riparte al mattina alle 9 prendendo subito la EV 10, dopo 50 km la abbandoniamo a favore della statale 13 e poi della A11 che ci condurrà all’ingresso in Lettonia, costeggiamo un strada sterrata lungo il fiume Bartuva che ci porta dritto in centro a Leipaja con 105 km sul Garmin.

siamo al 15 giugno e ripartiamo, dopo aver visitato il centro, verso le 10 con un bel sole che scalda. Peccato che alle 12 inizia a piovere a “secchiate” fino al nostro arrivo a Kuldiga dopo 95 km. Troviamo riparo al Metropole in una camera con 3 letti e tappezziamo la camera con tutti i nostri indumenti e scarpe completamente bagnati. Alla sera l’unico locale aperto è una pizzeria italiana ( ma non c’e’ 1 italiano dentro) dove mangiamo pure una buona pizza ed un paio di buone birre a testa.

al mattino ci svegliamo e, oltre alla piggia incessante, c’e’ pure un vento che ci sposta. A quel punto desistiamo e dopo aver chiesto info scopriamo che dopo circa 1 ora sarebbe partito un flixbus per Riga…nessuna indecisione, ci presentiamo alla stazione, contrattiamo il posto nel bagagliaio del bus per le bici e ci accomodiamo nel bus che, in poco piu’ di 3 ore, ci risparmia 150 km di pioggia e vento.

Trascorriamo un paio di giorni a Riga per visitarla ben, affittando un appartamento in centro tramite booking.com.

In sede di preparazione viaggio avevamo deciso di trovare un mezzo per saltare il percorso Riga-Parnu, per la sua dichiarata pericolosità della strada e quindi ancora una volta ci siamo avvalsi di Flixbus per raggiungere Parnu, città turistica sul Baltico, anche se stavolta abbiamo dovuto impacchettare le bici dentro i teli sotto tenda per metterle nel bagagliaio.

In 2 ore e 40 minuti, saltiamo i 180 km e raggiugiamo Parnu, facendoci entrare in Estonia. Il conducente ci scarica in una piazza sotto una pioggia incessante ed un vento di notevoli proporzioni…non se ne parla di partire in quelle pessime e pericolose condizioni. Ancora una volta booking.com ci salva trovandoci una sistemazione in un piccolo albergo con annessa cucina ( e la proprietaria ci fa prima uscire per farci scrollare la pioggia dagli abiti impermeabili…).

Il mattino del 19 giugno ci accoglie con pioggia e vento, ma stavolta ci tappiamo per bene e partiamo sotto la pioggia. A metà tragitto, percorrendo la EV10, spunta il sole che ci accompagnerà fino a Virtsu dove prenderemo il traghetto che ci porterà all’isola di Muhu. Dopo una decina di km dallo sbarco troviamo un campeggio con le casette in legno. La nostra è umida e “muffosa” ma stanchi e infreddoliti ci mettiamo dentro i sacchi a pelo e …buonanotte a tutti.

Si riparte al mattino alle 10, attraverso un terrapieno di circa 3 km arriviamo all’isola di Saaremaa, la attraversiamo per arrivare a Triigi dove c’e’ un traghetto che ci condurrà all’isola di Hiiumaa, dove arriveremo alle 21,30, trovando ancora una volta posto in una casetta di legno in una sorta di campeggio.

Il 21 giugno si riparte da Soru, isola di Hiiumaa, e pur sapendo di allungare il percorso ci dirigiamo verso la penisola di Kassari, dove abbiamo il piacere di gustarci dei panorami mozzafiato verso il Baltico. La attraversiamo seguendo la costa fino a Heltermaa da dove parte il traghetto per ritornare sulla terraferma a Haapsalu

in traghetto incontriamo Martin un ragazzo tedesco che sta viaggiando piu’ o meno sul tragitto nostro, ci scambiamo un po’ di idee (lui è passato per Kaliningrad traghettando dalla Germania) e ci lasciamo poco dopo l’attracco.

22 giugno, sveglia di buon mattino, primi 60 km in leggera discesa, le gambe girano in bolla, il panorama è come un quadro degli impressionisti…cielo limpido con nuvole bianchissime, prati di un verde brillante con fiori gialli, rossi e lilla…uno spettacolo per gli occhi. Altri 50 km ed arriviamo in centro a Tallin dove, rivolgendoci ad una agenzia, ci offrono un appartamento in centro a 40 euro a notte.

il 23 ci passiamo la giornata a visitare Tallin, anche con una visita guidata offerta dal comune, dove scopriamo la storia delle invasioni russe, l’odioso dominio subito dalla popolazione estone e scoperto che i verbi estoni sono tutti all’infinito e per capire la “coniugazione” si fa riferimento a “ieri”, “oggi”, “tra una settimana”, domani …

L’indomani prendiamo il traghetto da Tallin che in poco piu’ di 2 ore ci porta a Helsinki, ovviamente sotto la pioggia. Visitiamo la chiesa “rossa” Ortodossa, la piazza del Parlamento con la cattedrale “bianca” Cattolica ed il mercato centrale. Rientriamo in traghetto per la sera, considerando quanti Finlandesi prendono il traghetto per Tallin e poi subito tornano indietro, solo per acquistare liquori in grande quantità a prezzi notevolmente inferiori (Helsinki è molta costosa…il parcheggio si paga con la carta di credito!).

Il mattino del 25 andiamo in aeroporto, imballiamo le bici nei teli sottotenda (il telo verde “occhiellato”) e si vola a casa.

 

 

 

GLI IMPERDIBILI

A me è piaciuta molto la “collina deli Angeli” in Lituania, Riga è una città molto viva ed in fermento economico, le isole Esoni meritano un passaggio e Tallin è una piccola perla (occhio pero’ che se capitate quando sbarcano 2 navi da crociera, ma ne basta una da 5.000 passeggeri, rischiate di non riuscire neppure a trovare un posto per pranzare e camminerete nel traffico umano).

Di rilievo anche la penisola di Kassari sull’isola di Hiiumaa.

Il tragitto è pressochè tutto piano e quindi si possono fare anche lunghe percorrenze. Il traffico, fuori dai “grandi” centri è molto limitato.

L’inglese è parlato dai giovani, nelle città, mentre nella campagna vale il principio di fasi capire “all’italiana”.