UN ANELLO TRA MARE E MONTI
1) UDINE – CAVALLINO (VE) km. 126
(Udine, Galleriano, Rivignano, Fraforeano, Latisana, Lugugnana, Castello di Brussa, Marango, S. Giorgio di Livenza, Brian, Torre di Fine, Cortellazzo, Lido di Jesolo, Cavallino).
La bellezza del paesaggio rappresenta una delle caratteristiche più rilevanti della bassa pianura friulana. Il percorso coincide in gran parte con tratti stradali secondari, dove il traffico è scarso.
Il Lido di Jesolo, una fra le mete balneari più note dell’alto Adriatico, segna il confine orientale della penisola del Cavallino.
2) CAVALLINO – SAN MARTINO DI VENEZZE (RO) km. 91
(Cavallino, P. Sabbioni, Lido di Venezia, Isola di Pellestrina, Chioggia, Cavanella d’Adige, argine del fiume Adige, Cavarzere, Anguillara, S. Martino di Venezze. Da Cavanella d’Adige a S. Martino di Venezze ciclabile dell’Adige).
L’itinerario prevede tre spostamenti in vaporetto fra le isole di Venezia. Poco dopo Chioggia si pedala lungo la ciclabile dell’Adige.
Una pista ciclabile conduce da Cavallino a Punta Sabbioni. Da Punta Sabbioni partono i traghetti della ACTV che imbarcano anche le bici. Una mezz’ora di navigazione fra vaporetti, motobarche da pesca e grandi navi conduce al Lido di Venezia. Il Lido è una stretta lingua di terra con spiaggia, hotel, edifici storici e monumenti, protetti fin dal ’700 contro l’avanzare delle acque dai cosiddetti Murazzi. Ad Alberoni si trova l’imbarco per la bellissima isola di Pellestrina.
L’isola di Pellestrina è costituita dai centri San Pietro in Volta, Portosecco e Pellestrina. Caratteristiche sono le case e le chiese con i loro campanili.
Chioggia è una originale e bella città e contende a Venezia il primato delle origini più lontane. I “chioggiotti” la considerano la “capitale” della Laguna veneta per i mestieri, le economie e la società che in essa si sono radicate nei secoli. Da Cavanella d’Adige a San Martino di Venezze sono facilmente praticabili sia gli argini di destra che di sinistra del fiume Adige.
3) SAN MARTINO DI VENEZZE – OSTIGLIA (MN) km. 84
(S. Martino di Venezze, Saline, Mardimago, Boara Polesine, Grompo, Lúsia, Lendinara, Canda, Trecenta, Sariano, Castelmassa, “ciclabile Po”, Melara, Ostiglia)
Lasciamo il fiume Adige e attraverso una miriade di piccoli borghi e paesini, su strade secondarie poco trafficate, si giunge sulla sponda sinistra del Po.
Terra e acqua, insieme, danno vita ad un paesaggio unico e suggestivo. La pista ciclabileche segue l’argine del fiume Po è la più lunga d’Italia ed è inserita nel progetto “Eurovelo”.
4) OSTIGLIA – PESCHIERA DEL GARDA (VR) km. 90
(Ostiglia, “ciclabile Po”, Governolo, “ciclabile Mincio”, Bagnolo, Mantova, Pozzolo, Borghetto sul Mincio, Peschiera).
L’ itinerario si snoda nella zona agricola del basso mantovano (lungo il corso del basso Mincio, attraverso la riserva naturale della Vallazza, lungo le sponde dei laghi a ridosso della città di Mantova) dove gli elementi rurali predominano su tutto il paesaggio.
Mantova è una città molto pratica e comoda da girare in bici; ci sono numerose piste ciclabili, parchi, laghi, zone a traffico limitato, ecc… .
La ciclabile Mantova – Peschiera, fa parte dell’itinerario numero 7 dei percorsi in bici Eurovelo, quello che da Capo Nord, dopo oltre 7000 km, arriva sull’isola di Malta. Borghetto sul Mincio è un borgo caratteristico per i molti mulini ad acqua e per le rovine del ponte visconteo. Oggi è trasformato in affollata località turistica piena di locande e ristoranti. La pista si conclude dopo pochi chilometri sotto il viadotto ferroviario di Peschiera del Garda, località turistica affacciata sull’omonimo lago.
5) PESCHIERA DEL GARDA – CALLIANO (TN) km. 33
(Peschiera Riva del Garda in traghetto. Riva del Garda,Pista “ciclabile Riva – Torbole – Mori”, incrocio “ciclabile Adige”, Rovereto, Calliano).
Purtroppo a causa del traffico automobilistico molto intenso e della giornata di pioggia, evitiamo di percorrere la splendida strada Gardesana. Da Peschiera, per raggiungere Riva del Garda, prendiamo il traghetto.
Pista ciclabile Riva – Torbole – Mori. Questo percorso collega il Lago di Garda con la Valle dell’Adige.
6) CALLIANO – CHIUSA (BZ) km. 118
(Calliano-Trento- Lavis-S. Michele all’Adige-Salorno-Egna-Bolzano- ciclabile del fiume Isarco-Ponte Gardena-Chiusa/Klausen).
Da Calliano a Bolzano la pista ciclabile si sviluppa quasi interamente lungo il Fiume Adige, utilizzando le strade arginali che attraversano campagne coltivate a vigneto e frutteto, costeggiando Trento e altri piccoli borghi.
La ciclabile è protetta dal traffico veicolare, se si esclude qualche mezzo agricolo autorizzato al transito sulla sede ciclabile, per raggiungere i fondi interclusi.
La stretta valle dell’Isarco deve dar spazio oltre al fiume a tre collegamenti di transito importanti: l’autostrada, la strada statale del Brennero e la linea ferroviaria. Quest’ultima è stata, per buona parte del tragitto, trasferita in galleria, mentre il vecchio tracciato è stato trasformato in pista ciclabile. Si pedala, lontano dal traffico, attraverso paesaggi particolarmente suggestivi. Ponti e brevi gallerie rendono il passaggio più interessante e vario.
Il borgo medievale di Chiusa (Klausen), è dominato dal convento di Sabiona.
7) CHIUSA – VAL DI FLERES (BZ) km. 60
(Chiusa, Bressanone, Fortezza, Campo di Trens, Vipiteno, Obermed, Colle Isarco, Val di Fleres).
Il monastero di Sabiona, la cosiddetta “Acropoli“ del Tirolo, sorveglia la cittadina di Chiusa; rappresenta uno dei più antichi luoghi di pellegrinaggio del Tirolo. Da Bressanone al Brennero c’è un dislivello in salita di circa 880 m.
Il percorso si snoda attraverso boschi, prati e frutteti e costeggia laghi di montagna, cime e splendidi punti panoramici.
La ciclabile segue l’Isarco sino a Vipiteno. La città è caratterizzata da un’atmosfera medievale con eleganti palazzi borghesi, e pittoresche viuzze commerciali. La Zwölfertum, la torre è il simbolo della città. La Val di Fleres inizia a Colle Isarco come valle laterale e mostra tutta la spettacolarità della sua verdeggiante natura.
La ciclabile, dopo Colle Isarco, percorre il vecchio tracciato della ferrovia: bellissimo!!!
8) FLERES – JENBACH (Tirolo, AUSTRIA) km. 95
(Val di Fleres, Passo del Brennero, Gries am Brenner, Matrei am Brenner, Innsbruck, Hall, Schwaz, Jenbach. Dalla Val di Fleres al Passo del Brennero ciclabile dell’Isarco; dal Brenner Pass a Innsbruck statale 1; da Innsbruck a Jenbach “ciclabile dell’ Inn).
Dalla Val di Fleres, ancora seguendo il vecchio tracciato della ferrovia (con alcuni piccoli tunnel) si arriva al Passo del Brennero (m. 1.374).
Il cosiddetto “corridoio tirolese”, è il passaggio dall’Italia alla Germania, formato dalla valle del Brennero e da quella dell’Inn. Innsbruck: il modo migliore per girare la città agilmente è la bicicletta grazie alle comodissime piste ciclabili che la attraversano.
Innsbruck è una delle principali città dell’Austria e il capoluogo del Tirolo; il suo centro storico è ricco di tesori, primo fra tutti il Tetto d’oro (Goldenes Dachl).
Si segue il verde-azzurro fiume Inn. L’interessante città di Schwaz: i magnifici edifici medievali sono conservati con cura e testimoniano il prestigioso passato caratterizzato dall’attività di estrazione dell’argento.
9) JENBACH –KIRCHDORF GASTEIG (Tirolo, AUSTRIA) km. 86
(Jenbach, Rattenberg, Worgl, Kufstein, Ebbs, Walchsee, Bichlach, Griesenau, Gasteig. Da Jenbach a Ebbs “ciclabile dell’Inn”; da Ebbs a Gasteig “ciclabile Mozart Radweg”).
Rattenberg è un caratteristico paesino di origine medievale; è tra i più importanti centri dell’artigianato tirolese del vetro. Il percorso in bici, tra il fiume e i boschi, è quasi tutto pianeggiante.
La cittadina tirolese di Kufstein, a pochi chilometri dal confine con la Germania; la fortezza è il simbolo della città e predomina su una piccola altura. La posizione strategica ha fatto sì che la città con la sua fortezza sia stata, per secoli, contesa tra la Baviera e gli Asburgo del Tirolo.
“La ciclabile di Mozart (Mozart-Radweg). Itinerario cicloturistico ad anello tra la Baviera e il Salisburghese: Wolfgang Amadeus Mozart ha lasciato diverse tracce nei dintorni di Salisburgo. Un mosaico di luoghi storicamente legati a Mozart vengono collegati fra loro da questo itinerario ciclabile che attraversa le frontiere e tocca i laghi più spettacolari della Baviera e del Salisburghese (www. salzburgerland.com)”.
L’area turistica Kaiserwinkl (Kössen, Walchsee, Schwendt e Rettenschöss) è immersa in un bellissimo paesaggio naturale… si seguono le tracce di Mozart attraverso questi affascinanti scenari di laghi e natura. Dopo circa 20 km da Kufstein si giunge aWalchsee (668 m s.l.m.) situato presso l’omonimo lago.
10) KIRCHDORF GASTEIG – TAXENBACH (Salisburghese, AUSTRIA) km. 92
(Gasteig, Kirhdorf, Waidring, Lofer, Saalfelden, Zell am See, Bruck an der Großglocknerstraß, Taxenbach. Da Gasteig a Lofer “ciclabile Mozart Radweg”; da Lofer a Taxenbach “ciclabile dei Tauri: Saalach e Salzach”).
Il percorso coincide in gran parte con tratti stradali secondari, dove il traffico è quasi inesistente, il fondo è sterrato o asfaltato con poco dislivello. La prima traccia di Mozart lungo il percorso si trova a Lofer(il compositore soggiornò all’hotel “Zur Post” durante il suo viaggio verso l’Italia).
La pista ciclabile dei Tauri (Tauernradweg) è una bellissima ciclopista che si snoda lungo i fiumi Salzach e Saalach. Unisce la città di Krimml, in Austria, a Passau, in Germania, attraverso montagne, fiumi, cascate e castelli.
11) TAXENBACH – MOLLBRUCKE (Carinzia, AUSTRIA) km. 68
(Taxenbach, Lend, Dorfgastein, Bad Gastein, Mallnitz, Obervellach, Möllbrücke. Da Taxenbach a Lend “ciclabile dei Tauri: Salzach”; a Lend incrocio con “ciclabile Alpe Adria” da Salisburgo a Grado; da Dorfgastein “ciclabile di Gastein”; da Mallnitz a Möllbrücke “pista ciclabile del Glockner”).
La Gastein Radweg ci porta in modo piacevole attraverso la Valle di Gastein. La pista ciclabile parte da Klammstein e conduce, in direzione sud, a Bad Gastein ( 1.050 m.). A partire dalla primavera 2011, la pista ciclabile di Gastein fa parte della nuova pista Alpe Adria che dalla città di Salisburgo conduce, attraverso le Alpi, fino a Grado.
Il paesaggio è caratterizzato da verdeggianti pascoli alpini e imponenti cime. Bad Gastein è una località di cura e villeggiatura famosa in tutto il mondo. Il treno navetta con trasporto auto e biciclette collega a Böckstein (Valle di Gastein, Salisburghese) con Mallnitz (Carinzia).
Da Mallnitz si pedala lungo la valle del fiume Moll, una delle valli più belle del Parco Nazionale Alti Tauri. La pista ciclabile Glockner-Radweg (R8) parte dalla cascata Jungfernsprung presso Heiligenblut e sfocia poi nella pista ciclabile Drau-Radweg presso Möllbrücke.
12) MOLLBRUCKE – CAMPOROSSO (UD) km. 96
(Möllbrücke, Spittal an der Drau, Villach, Arnoldstein, Tarvisio, Camporosso).
Da Villach si risale lungo la pista ciclabile Carnica che costeggia l’argine del fiume Gail (Gailradweg) fino al valico italiano di Coccau. Tarvisio, grazie alla sua particolare posizione a ridosso del confine, è un crocevia di lingue e culture dove si incontrano Italia, Slovenia e Austria. La Foresta di Tarvisio, con i suoi 24.000 ettari, è la più grande foresta demaniale d’Italia.
Da Villach si risale lungo la pista ciclabile Carnica che costeggia l’argine del fiume Gail (Gailradweg) fino al valico italiano di Coccau. Tarvisio, grazie alla sua particolare posizione a ridosso del confine, è un crocevia di lingue e culture dove si incontrano Italia, Slovenia e Austria. La Foresta di Tarvisio, con i suoi 24.000 ettari, è la più grande foresta demaniale d’Italia.
13) CAMPOROSSO – UDINE km. 98
(Pontebba, Chiusaforte, Moggio, Venzone, Udine).
Dalla sella di Camporosso, che fa da spartiacque tra l’Adriatico e il Mar Nero, si pedala quasi sempre sul tracciato dismesso della vecchia ferrovia “Pontebbana”. Tanti sono i tratti suggestivi della Ciclovia Alpe Adria: ponti, viadotti e numerose gallerie.
L’antica cittadina di Venzone, rasa al suolo dal terremoto del 1976, è stata ricostruita così come era nel Medioevo. “Dichiarata Monumento nazionale, Venzone è uno dei più straordinari esempi di restauro in campo architettonico ed artistico. Oggi è l’unico esempio rimasto in Friuli Venezia Giulia di cittadina fortificata del Trecento”.
Dopo l’abitato di Buia ha inizio la ciclabile “Ippovia” che segue il solco scavato dal torrente Cormor nelle colline Moreniche che si trovano a Nord di Udine. Udine sorge intorno ad un colle in cima al quale è situato il castello; secondo la leggenda, è stato costruito dalla terra trasportata con gli elmi dai soldati di Attila, re degli Unni, per dare la possibilità a quest’ultimo di ammirare Aquileia dall’alto, mentre bruciava, dopo il suo devastante passaggio.
Udine tra piazze dal fascino veneziano e antichi palazzi… . Da piazza Libertà, “la più bella piazza veneziana sulla terraferma”, a piazza Matteotti (o delle Erbe), che, tutta contornata da portici, sembra un salotto a cielo aperto, si può osservare la carrellata di antichi e colorati palazzi che annunciano lo spirito di Udine. L’importanza della presenza di opere realizzate da Giambattista Tiepolo e del figlio Giandomenico è tale da attribuire a Udine l’appellativo di “Città del Tiepolo”.
Commenta
Devi essere connesso per inviare un commento.